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Ascolta qui l'album «Bestiario d'amore»

14 settembre 2013. «Bestiario d'amore» al FestivalFilosofia di Modena

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Il 14 settembre 2013, Vinicio Capossela ha presentato «Bestiario d'amore», un reading musicato che parte dall'omonima opera di Richard de Fournival. Ospite di questo evento è l'Ensemble Micrologus, formato da Patrizia Bovi (canto e arpa), Gabriele Russo (viella e ribeca), Goffredo Degli Esposti (flauti e cennamella, cornamusa), Peppe Frana (liuto e chitarrino).
 

«Nel meraviglioso catalogo dei bestiari che il Medioevo ci ha lasciato in eredità, spicca come una gemma il Bestiario d'amore di Richard de Fournival. Ad ogni animale corrisponde un simbolo a mezzo del quale, anziché il Dio delle scritture, vengono rivelate le oscure e misteriose leggi che regolano i comportamenti sotto l'imperio dell'impulso amoroso.

Un manuale d'amor cortese che svela e mette a nudo l'animo umano nel suo momento più fragile e scoperto, quello del corteggiamento e del desiderio, tramite la tradizione dei bestiari precedenti, in cui persino i fisiologi perseguivano una conoscenza che nulla aveva a vedere col principio scientifico dell'osservazione della realtà, quanto piuttosto con il disvelamento del "vero". Nel pensiero medievale infatti, reale e vero non coincidevano. Ogni cosa reale era simbolo di una verità più ampia e incomprensibile, da decifrare a mezzo di complessi e fantastici alambicchi del pensiero.

Verso la metà del tredicesimo secolo, il grande erudito provenzale e cavaliere Richard de Fournival ha provato a rivelarci qualcosa della sottesa e inconoscibile "verità" dell'amore, a mezzo di un catalogo che impiega in maniera non priva di leggerezza ed umorismo, e pur sempre profonda come uno scavo aperto nel pozzo dell'animo, ben cinquantasette creature del regno animale.

La lettura integrale del testo è stata inframmezzata da brani coevi al Bestiario d'Amore e da inedite rielaborazioni di temi musicali e poetici medievali che sono stati eseguiti dall'Ensemble Micrologus, una formazione distintasi negli anni per la bravura e per il serio lavoro di ricerca nell'ambito della musica antica. Sono state anche eseguite alcune ballate inedite ispirate al Bestiario e due canzoni tratte dal repertorio trobadorico, il tutto nella bella cornice della Piazza Grande che ci accompagnerà come in una sua fantasmagoria, sotto lo sguardo silente delle molte bestie fantastiche, tra gli enigmi incavati nel duomo di Wiligelmo».

Vinicio Capossela