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2017 Atti Unici e Ombre nell'inverno
2017

Atti Unici e Ombre nell'inverno

Tour 2017

Nel 2017, Vinicio Capossela ha intrapreso due tour molto particolari. Il primo, nella stagione estiva, chiamato «Atti Unici», ossia esibizioni concepite come un unicum e legate sia all'intera carriera del cantautore, sia, in alcuni appuntamenti, all'album «Canzoni della Cupa». Il secondo, legato alla stagione invernale, da sempre un momento molto speciale per il cantautore, dal titolo «Ombre nell'inverno», una serie di concerti sul tema dell'inverno e di quella "strettoia" di fine anno da cui devono passare tutti i fantasmi dell'anno. Nel mezzo, ha ricevuto un ambitissimo riconoscimento, ossia il Premio Tenco alla carriera durante la quarantunesima rassegna della canzone d'autore organizzata dal Club Tenco. 

Serie di locandine per gli Atti Unici realizzate da Jacopo Leone.

Atti unici e qualche rivincita

 

«Non si fa a tempo di capire cosa è davvero successo,

che ecco, è già finito»

 

 

«Atti unici e qualche rivincita» non è un tour, né uno spettacolo che si ripete, ma un esercizio di eclettismo.

 

«L’atto unico è come una piroetta, un prototipo - scrive Vinicio Capossela - Una barchetta di carta che si mette in acqua e poi si capisce se affonda quando non c’è più tempo per salvarla o per riprovarci. È una disciplina che educa a non mettere da parte nulla. Come il potlach, la distruzione rituale dei beni. Come i castelli di sabbia, edificare qualcosa che verrà immediatamente cancellato dalla prima mareggiata. Non si fa a tempo di capire cosa è davvero successo, che ecco, è già finito. Si riconosce dalla coda, ed è un pesce che si immerge veloce. Per darci il giusto di rimettersi di nuovo, subito a pescare».

 

Quella di Vinicio Capossela è stata un’estate all’insegna dell’eclettismo nei luoghi più suggestivi d’Italia, dove è stata messa in scena tutta la sua creatività in campo musicale: dai duetti, all’orchestra, ai brani corali fino alle rappresentazioni più immaginifiche dell’Odissea dell’artista.

 

Diversamente dal luogo chiuso del teatro, dove si crea la sospensione dell’incredulità, i luoghi aperti rappresentano per Vinicio Capossela la nostra natura effimera e possono essere conquistati solo di volta in volta, con «il massimo sforzo per il massimo risultato».

Si tratta quindi di esercizi per contrastare la ripetizione, dando seguito e rivincita a diverse passioni che proseguono ostinate negli anni.

 

Con «Atti unici e qualche rivincita», Vinicio Capossela ha pescato nel proprio passato, facendo tesoro dei tanti anni di carriera e ne ha approfittato per organizzare nuovi incontri con vecchi compagni di viaggio o con avventurieri freschi d’incontro.

Di seguito le date delle esibizioni: 

 

7 maggio / Napoli / Basilica di Santa Maria della Sanità / «In-sanità, oratorio per il politeismo napoletano»

24 maggio / Vicenza / Teatro Olimpico / «Di che fate maraviglia?» / Festival Biblico

 

3 giugno / Verona / Teatro Romano / «La forza del destino - odissea musicale di Vinicio Capossela» / Festival della Bellezza

 

6 luglio / Fiesole (FI) / Teatro Romano / «Perdere il ritorno»

7 luglio / Bologna / Piazza Maggiore / Incontro con il regista Bela Tarr, in occasione della presentazione del film “Le armonie di Werckmeister

13 luglio / Ercolano (NA) / Parco sul Mare della Villa Favorita / «Ludis» / Festival delle Ville Vesuviane

19 luglio / Parma / Auditorium Paganini / concerto con l'Orchestra Toscanini / Rassegna Stelle Vaganti

20 luglio / Sassuolo (MO) / Piazzale della Rosa / concerto con l’Orchestra Toscanini

 

1 agosto / Verucchio (RN) / «Strikes!» / Verucchio Festival (Chiesa Collegiata)

2 agosto / Monforte d'Alba (CN) / «Strikes!» / Monfortinjazz

3 agosto / Arbatax (OG) / «Strikes!» / Spiaggia delle Rocce Rosse 

7 agosto / Ripescia (GR) / «Combat Folk» / Festambiente

10 agosto / Carpino (FG) / «Combat Folk» / Carpino Folk Fest

13 agosto / Sella Nevea a Tarvisio (UD) / «Concerto solo ad alta quota» / No Borders Music Festival 

26 agosto / Calitri (AV) / «Combat Folk» / Sponz Fest

 

1 settembre / Orvieto (TR) / «Combat Folk» / Umbria Folk Festival 

7 maggio - «In-Sanità» a Napoli

Capossela ha spiegato che questo appuntamento è stato «Una sorta di “oratorio” al politeismo napoletano, un politeismo culturale in cui si mescolano il sacro, la vita e la molteplicità. Sono rimasto colpito dai ragazzi della cooperativa sociale Paranza guidati dal parroco della Sanità e da loro orgoglio nel guidare questo processo di rigenerazione». 
Sullo sfondo misterioso delle catacombe di San Gaudioso, e sotto lo spettacolare altare barocco illuminato della Chiesa di Santa Maria della Sanità, Capossela e un ensemble di maestri specializzati in strumenti antichi hanno commosso con concerto elegante e popolare, assolutamente in tema, con al centro molti brani della devozione mariana, come «La Madonna delle conchiglie»un inno giacobino e brani dell'artista con storie di angeli e pezzenti, sante e donne perdute. Un eccezionale viaggio fra vita e morte, fra luce e ombra, aperto dai cantori del Miserere dell’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso di Sessa Aurunca (SA) e concluso fra battimani e standing ovation, con l'«Inno alla Gioia» a tutto fiati con gli ottoni della ScalzaBanda, formata dai bambini del quartiere Montesanto.

(Avvenire)

24 maggio - Di che fate maraviglia? a Vicenza

Credo che Meraviglia e Terribilità siano le due sponde tra le quali ondeggia il mare del sacro. L'apparizione e la disparizione del Sacro sono il premio del viandante. Solo mettendosi in cammino si incontrano i presagi, le epifanie, le teofanie. Agli dei è caro l'ospite. Dunque mettiamoci per strada e andiamo a incontrare i prodigi degli insonni! Le Scritture ne sono piene e ci accompagneranno a rileggere il mondo. 

La presenza del Sacro ingrandisce i confini. Non è cosa da relegare a un singolo culto, è piuttosto un rapporto dell'uomo con gli elementi e degli elementi con l'uomo. Una necessità nata con l'uomo che può essere usata terribilmente e meravigliosamente. 

 

Dal culto dell'ospite in cui può celarsi la divinità al Dio severo e terribile del Vecchio Testamento, dal Pantheon politeista all'asina di Balaam, dal drago cinese nascosto nel lago alle premonizioni della notte di San Giovanni, dalla sacralità popolare ai video messaggi integralisti. Questo cammino musicale vuole essere una viandanza tra le apparizioni e le disparizioni del sacro nella nostra cultura. Non ha la pretesa di fornire nulla di specialistico, ma di godere insieme di qualche prodigio sottratto alla dittatura dell'attualità, in compagnia di un manipolo di musicisti camminatori in un repertorio che alterna esecuzione musicale a racconto. Portarsi qualche frammento di scritture nel marsupio per ripopolare il mondo di premonizione, animali biblici, ritualità e profanazione. In altre parole, restituzione all'uso del Sacro. Dssella Bibbia, la sacra scrittura... Il testo più saccheggiato dal Rock'n'roll! 

Come i predicatori del vecchio West, andiamo a infiammare la polvere!

Buon incamminamento. 

Vinicio Capossela 

3 giugno - Odissea Musicale a Verona

Nell'ambito del Festival della Bellezza, nella cornice del Teatro Romano di Verona, Vinicio Capossela racconta la storia della sua Odissea musicale passando per corali liriche, pensioni, piano bar, teatri d’opera, Fitzcarraldo, Michelangelo, sirene, Itaca, tempeste e balene alla conquista dell’inutile. A bordo di un pianoforte a vela, accompagnato da una ciurma di archi barocchi, di cacciatori di fantasmi e intermezzato da un coro lirico verdiano, per avvicinare l’opera alla vita, nella convinzione che la “Forza del Destino” è come la coda della balena, si comprende solo quando è appena passata.

«Questo spettacolo prende avvio da quello tenuto al Teatro Farnese di Parma, lo scorso ottobre, ma non ne è la riproposizione, piuttosto la rivincita. Se Parma fu il mio primissimo luogo - quello dei concepimenti - Verona fu il secondo, quello delle prove sul campo. Quello del primo concerto al leggendario “Il Posto”, quello delle costole delle balene e delle sirene, quello della ferita inferta dalla Bellezza e del suo lenimento. Il melodramma, nella città dell’Arena, è uno sfondo, un contrappunto al dramma in canzoni. Ognuno ha la sua Odissea.

Odisseo guadagna il ritorno cantando come un aedo. Del suo canto la beltà seduce, la verità convince. Noi col canto cercheremo di guadagnare il viaggio, sorretti dalle rovine. La struggente bellezza delle rovine in una notte speciale: il teatro romano contro la notte dei campioni. Si rovineranno entrambi».

Vinicio Capossela

 

Oltre alle sue canzoni, i brani eseguiti sono tratti da Verdi (Il Trovatore, La Traviata, Rigoletto, La Forza del Destino, Otello, Requiem), Puccini (Madama Butterfly) ed Haendel (Rinaldo). 

Vinicio Capossela e il suo ensemble eseguono «Con una rosa»

Di seguito i membri dell'ensemble: 

Enrico Lazzarini  - contrabbasso; Raffaele Tiseo – I violino e viola d’amore; Paola Beziza – II violino; Rosa Helena Ippolito - viole da gamba; Marco Casonato - viola da gamba e violoncello; Vincenzo Vasi - campioni, theremin, percussioni; Peppe Leone - tamburi a cornice

Direttore musicale: Stefano Nanni (armonium)

Ospite: Federico Maria Sardelli (flauti)

Coro dell’Accademia Superiore di Canto di Verona: Sonia Peruzzo, Melissa Purnell, Elisa Bonazzi, Ilaria Ribezzi, Gianluca Moro, Marco Tomasoni, Andrea Cortese, Gigi Pirovano

Maestro preparatore: Matteo Salvemini

 

6 luglio - Perdere il ritorno a Fiesole (FI)

Durante l'appuntamento fiesolano, Capossela interpreta alcuni passi dell'Odissea omerica. Nell'immagine, le riflessioni proposte dal cantautore per inquadrare l'evento.  

«Perdere il ritorno»

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Registrazione dell'atto unico «Perdere il ritorno» a Fiesole (FI). 

13 luglio - Ludis, Ercolano (NA)

Il concerto / atto unico preparato per il festival Ville Vesuviane si è intitolato «Ludis» e si è svolto nel parco della villa Favorita, luogo di ameni soggiorni, svaghi e giochi e amori di Ferdinando IV di Borbone. Dunque uno spettacolo sul gioco, la ginnastica, la giostra. In una città, Napoli, che a partire da Pulcinella ha sempre saputo prendersi gioco di tutto e convertire in gioco il destino, i sogni e  anche i numeri.

Ludis: ai Giochi! Giochi pubblici. Canzoni e esercizi su gioco, svago, passatempo, burla, scherzo, inganno, frode, imbroglio, letizia, gioia, felicità, scuola elementare, palestra per gladiatori, spettacoli scenici.

Nel gioco soltanto ci affranchiamo dalla lotta per la sopravvivenza. Inventando il gioco, l’uomo ha inventato l’arte. Una lezione che Napoli ha imparato benissimo e a cui cercheremo di rendere omaggio con questo spettacolo a soggetto.

 

Vinicio Capossela

 

 

Per l'occasione è stata realizzata una ruota attraverso la quale venivano estratti i titoli dei brani da eseguire. L'estrazione veniva introdotta e versificata in rima dal grande attore e drammaturgo Mimmo Borrelli. 

19 e 21 luglio - Orchestra Toscanini a Parma e Sassuolo (MO)

La musica di Vinicio Capossela ha sempre avuto organici strumentali inconsueti e partiture che hanno beneficiato di grandi penne dell’arrangiamento orchestrale come Antonio Marangolo, Tommaso Vittorini, Evan Lurie, Enrico Gabrielli, Stefano Nanni. Il repertorio, la varietà timbrica e la complessità armonica si prestano a una scrittura ampliata per orchestra sinfonica, ed è quanto si sperimenterà in questi due atti unici con Orchestra Toscanini, arrangiata e diretta da Stefano Nanni, da molti anni stretto collaboratore del cantautore, che tra Parma e Reggio Emilia si è formato musicalmente.  

«Nella mia diseredata gioventù, quando per maneggiare un pianoforte trovavo rifugio presso le corali liriche della città, i miei primi amici musicisti sono stati giovani di varie parti d’Europa che trovavano asilo nell’orchestra giovanile dell’Emilia Romagna A. Toscanini. Fare il mio primo concerto con orchestra sinfonica proprio con la Toscanini è una specie di cerchio che si chiude. È una gioia potere mettere a balia le canzoni nelle stanze timbriche di un corpo orchestrale, abitare tra i fagotti, le viole, le percussioni sinfoniche... Che esperienza di maraviglia. Sarà un poco come avvicinarsi al bosco di Pierino e il lupo e addentrarsi nel fiabesco, un modo senza altra teatralità che non sia la musica di realizzare la sospensione dell’incredulità.

L’orchestra sinfonica, che meraviglioso ottovolante pieno di gelati e ghiaccioli di lacrime al caramello».

Vinicio Capossela

 

21 luglio 2017. Estratto dell'esibizione con l'Orchestra Toscanini all'Auditorium Paganini di Parma
1, 2, 3 agosto - Strikes! a Verucchio (RN), Monforte d'Alba (CN) e Arbatax (OG)

Ogni volta che Vinicio Capossela ha ospitato Marc Ribot sul suo percorso musicale, la rotta ha virato verso il centro della burrasca. I due maestri dell’insonnia e dell’ammutinamento si ritrovano nel tour “Strikes!”, per la prima volta da soli, accompagnati da un leggero equipaggio ritmico, formato da Glauco Zuppiroli e Mirco Mariani. Il titolo promette strikes in abbondanza, bersagli centrati, colpi, impatti ed incursioni nello smisurato canzoniere caposseliano. E ancora, come fossero scioperi a oltranza contro il tempo dell’utile, una serie di quei morbidi e accarezzati tiri alla Drugo Lebowsky che abbattono tutti i demoni in un colpo solo.

 

Marco Castellani

 

 

Per l'occasione è stato realizzato un outfit a tema, con scarpe, camicie e birilli da bowling. 

1 agosto 2017. Strikes! a Verucchio (RN)

Intervento del poeta Vincenzo Costantino “Cinaski”. Lettura del brano «Strike» dal libro «In clandestinità. Mr Pall incontra Mr Mall». 

13 agosto - Concerto solo ad alta quota a Sella Nevea (UD)
7, 10, 26 agosto e 1, 29 settembre - Combat Folk

Le date denominate «Combat folk» sono rivincite all’aperto in contesti molto popolari dedicati al folk e alla terra, che celebrano il disco «Canzoni della Cupa» dopo i due tour «Polvere» e «Ombra. Canzoni della Cupa e altri Spaventi». Di seguito le date:

7 agosto / Ripescia (GR) / Festambiente

10 agosto / Carpino (FG) / Carpino Folk Festival

26 agosto / Calitri (AV) / Sponz Fest

1 settembre / Orvieto (TR) / Umbria Folk Festival

29 settembre / Cupramontana (AP)

 

A proposito dei concerti «Combat folk», Vinicio Capossela afferma: «Si tratterà di concerti di “Combat folk”, in cui la musica, più che la scenografia o l’evocazione teatrale, è protagonista. Una formazione a due trombe, con propulsione a tamburo e pompa di contrabbasso, schitarrante di ballate, violino e serenate, al grido di battaglia di “All’incontrè‘R”, come il festival sponzante nelle terre che questa musica ha generato. Per rivoltare la polvere!».

Premio Tenco 2017

Dopo essersi aggiudicato il prestigioso Premio Lunezia Canzone d'Autore 2017 per l’album «Canzoni della Cupa», Vinicio Capossela ha ricevuto il Premio Tenco 2017 alla carriera, il riconoscimento assegnato dal 1974 agli artisti che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale e che colloca così il nome di Capossela accanto a quello di altri grandi cantautori già vincitori (tra gli altri Leo Ferré, Georges Brassens, Leonard Cohen, Atahualpa Yupanqui, Tom Waits, Caetano Veloso, Joni Mitchell, Patti Smith, Paolo Conte, Renato Carosone, Franco Battiato).

 

Questa la motivazione del Club Tenco:

 

«Abbiamo assistito, nel dopo Tenco del 1989, alla partenza del suo viaggio. Un viaggio nella storia della musica e dell’uomo, nella geografia dell’anima e del mito inseguendo le suggestioni di correnti marine. Ci ha portato nei porti di Livorno, Amburgo e Atene; ha esplorato musiche di mare come il rebetico, la morna, il tango, la taranta; si è immerso nei miti di Melville e nel racconto di un viaggiatore come Céline. Il Premio Tenco non poteva essergli assegnato che nell’edizione intitolata alle Terre di Mare».

 

Per l'occasione, Capossela si è esibito con un concerto unico e irripetibile, chiamato «Cordàmi», poiché si è trattato di uno spettacolo eseguito esclusivamente con strumenti a corde: «Ho messo assieme un ensemble di strumenti a corda - ha spiegato - che ricordano le reti che si usano in mare così come gli ormeggi». 

2017. Intervista per il Premio Tenco alla Carriera.

Alcune riflessioni di Vinicio Capossela su «Il Cantautore», rivista del Club Tenco.

Ombre nell'inverno

La fine d’anno è la strettoia in cui passano tutti i fantasmi, gli spettri e le ombre generate dal fuoco del racconto. Le ombre ataviche delle ritualità dell’inverno si confondono con quelle personali. È la stagione delle fiabe, ma anche quella delle grandi solitudini, del gelo e dei fiammiferi. «Ombre nell'inverno» non è il concerto di un disco solo, ma di tutti. In ognuno c’è uno spettro che si ripresenta nell’inverno: da quelli popolari e folclorici delle «Canzoni della Cupa» nascoste nel lato in ombra e delle "ombre radio”, alle ballate e alle rese dei conti sparse in tutti gli altri dischi.

Il concerto è ambientato tra le ombre, le nebbie e i riflessi, ma ha una struttura libera nel repertorio e nella narrazione. È come sedersi intorno ad un fuoco, o stare in piedi accanto ad un bidone in fiamme. Anche la timbrica musicale è stata adattata alla stagione ovattata e la formazione impegnata in questi concerti ha seguito la scelta. Questa serie di concerti, prodotta da International Music and Arts, ha concluso il percorso tra le ombre iniziato in primavera 2017 con il tour «Ombra» dedicato alle «Canzoni della Cupa» e proseguito con gli Atti Unici dell’estate.

Il manifesto è stato realizzato da Jacopo Leone. 

2017. Trailer del tour «Ombre nell'Inverno»
Le date

Queste le date del tour «Ombre nell'inverno», iniziato con date europee e poi proseguito in Italia:

 

13 ottobre / Saragozza (Spagna) / Plaza Mayor

16, 17 e 18 ottobre / Parigi (Francia) / Café de la Danse

29 ottobre / Dublino (Irlanda) / The Academy

30 ottobre / Londra (Inghilterra) / O2 Shepherd's Bush Empire

2 novembre / Bruxelles (Belgio) / VK Concerts

3 novembre / Amsterdam (Paesi Bassi) / Q-Factory

 

11 novembre / Carpi (MO) / Teatro Comunale

16 novembre / Messina / Teatro Vittorio Emanuele II

17 novembre / Catanzaro / Teatro Politeama

25 novembre / Venezia / Teatro Goldoni

29 novembre / Ravenna / Teatro Alighieri

 

1 dicembre / Aosta / Teatro Splendor

4 dicembre / Milano / Teatro Nazionale

6 dicembre / Genova / Teatro Politeama

7 dicembre / Legnago (VR) / Teatro Salieri

9 dicembre / Roma / Auditorium della Conciliazione

11 dicembre / Bologna / Teatro Duse

13 dicembre / Bergamo / Teatro Creberg

17 novembre 2017. «Ombre nell'Inverno» al Teatro Politeama di Catanzaro.