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2025 Sirens. Myths, emergencies and surfacing
2025

Sirens. Myths, emergencies and surfacing

Sirens. Myths, emergencies and surfacing.

In the summer of 2025, Vinicio Capossela brought to some of Italy’s most prestigious venues a show titled Sirene. Myths, Emergencies and Surfacing, running through the months of June, July, and August. These are the words the singer-songwriter used to describe the concerts:

 

Whether mythological beings or concrete acoustic devices, sirens are always a call, a signal of emergency. Both real and fantastical, they embody in their form a dual and ambiguous nature—shifting and elusive—creatures of the deep and of the light, of silence and of song, of Dionysian darkness and Apollonian beauty. They represent the very image of the semantic ambivalence of “emergency,” which means both danger and emergence—damnation and salvation, seduction and redemption, all at once.

For those who know how to listen, in these ominous times, the warning signals have multiplied. Amid wars, rearmament, oppression, and social injustices, the West seems to have lost its way, teetering on the brink of a sudden plunge into the abyss—accelerating toward its own decline, its own setting below the horizon.

Sirene sets out to listen to these calls, to decode them, to look them straight in the eye, and thus undertake a journey into the depths of today’s emergencies—a necessary descent in order to resurface into the light, to find breath and brightness again. It is a path driven by the firm hope that immersion will be followed by emergence, and by the belief that in a collective moment such as a concert, beauty and justice—reunited in song—can serve as a guide back to the stars.

 

Each month featured a different musical ensemble and repertoire.
In June, a quartet performed with Vincenzo Vasi (vibraphone, voice, theremin, toy instruments), Daniela Savoldi (cello), Alessandro "Asso" Stefana (guitar, banjo), and Raffaele Tiseo (violin, keyboards).


In July, the group expanded to include Michele Vignali (saxophones), Andrea Lamacchia (double bass), Zeno De Rossi (drums, percussion), along with Savoldi, Stefana, and Tiseo.


Finally, in August, a concert was conceived for two guitars, featuring Victor Herrero (guitars, vihuela, voice), Alessandro "Asso" Stefana (guitar, banjo), Zeno De Rossi (drums), Andrea Lamacchia (double bass), and Raffaele Tiseo (violin, keyboards).

 

These were the tour dates: 

 

18th June / Norma (LT) / Parco Archeologico di Norba

19th June / Rome / Tempio di Venere

21st June / Tuoro al Trasimeno (PG) / Isola Maggiore

 

24th July / Genoa / Porto Antico

25th July / Gardone Riviera (BS) / Vittoriale

26th July / Trieste / Castello di San Giusto

 

2nd August / Guspini (CA) / Miniera di Montevecchio

3rd August / Lanusei (SU) / Rocce Rosse

5th August / Tindari (ME) / Teatro Greco

6th August / Ragusa / Cattedrale di S. Giusto

7th August / Agrigento / Festivalle

9th August / Castrignano de' Greci (LE) / Kascignana festival

Conversations

Durante l'estate, Vinicio Capossela ha registrato alcune conversazioni riguardo temi legati al tour "Sirene". La prima ha coinvolto la psicoterapeuta Iolanda Stocchi, la seconda la referente delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati Francesca Albanese. 

Vinicio Capossela meets Iolanda Stocchi

Iolanda Stocchi è psicoterapeuta e autrice di "Il silenzio delle sirene. Quando il maschile non ascolta il canto".

Incontro con Francesca Albanese

Francesca Albanese è elatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati e autrice del libro “Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite della Palestina.”

Fausto Pellegrini interviews Vinicio Capossela

In Rome on 19th June 2025. 

Rassegna stampa
6th August. Churchyard of Ragusa's Cathedral

Video by Emiliana Aligeri.

Sponz Eden

Tra il 28 e il 30 agosto, con un'anteprima il 27 e una coda il 31, si è tenuta la tredicesima edizione dello Sponz Fest, festival musicale e culturale che ha luogo in alta Irpinia sotto la direzione artistica di Vinicio Capossela. Quest'anno ha avuto il nome di Sponz Eden. 

 

Sulla scia dell’esperienza di Sponz Viern (tenutosi per la prima volta dal 3 al 6 gennaio 2025 a Calitri), un’edizione realizzata soprattutto grazie all’impegno e alla disponibilità delle associazioni, delle scuole e delle realtà del territorio, riprendiamo la tradizione dello Sponz Fest di fine agosto, realizzando un’edizione nel cuore vivo del borgo antico di Calitri - dichiara il direttore artistico. Le grotte, i vicoli, le piazzette e gli androni del paese sono il teatro naturale per l’incontro e per eventi aperti al pubblico, dove ogni spettatore è componente attiva.

 

Il programma del Fest è stato come sempre ricco e vario: concerti, performance, incontri, reading, le lezioni della Libera Università per Ripetenti, attività per bambini, l’inedito torneo di tennis Wimblesponz e tanto altro.

 

Una serie di eventi che per tre giorni ha animato il borgo irpino, alcuni dei quali suggeriti anche da ricorrenze come il settantesimo anniversario della nascita di Pier Vittorio Tondelli, gli omaggi al Maestro Roberto De Simone e a Goffredo Fofi, il decennale dell’uscita del libro di Capossela Il paese dei coppoloni.

 

Numerosi gli artisti e gli intellettuali che hanno declinato il tema di questa edizione: Max Casacci, Tricarico, Nino D’Angelo, Peppe Barra, Scarlet Rivera, Donatella Di Pietrantonio, Don Nandino Capovilla, Enrico Calamai, David Ford, Guthrie Family SingersNubras Ensemble, Assurd & Enza Pagliara, Vito Teti, Guidalberto Bormolini, Alessandro “Asso” Stefana, Vincenzo Costantino Cinaski, Generoso Picone, Piergiorgio Giacchè, La Banda della Posta, Fan Fath Al e tanti altri.

 

È nel minuscolo che si nasconde il gigantesco - aggiunge Capossela. Così, accanto a spettacoli di artisti conosciuti, che si possono vedere anche in altri palcoscenici d’Italia e del mondo, mettiamo in scena le peculiarità che si possono cogliere soltanto in questo preciso luogo, il teatro-presepe vivente di una comunità. 

In questi tempi di sfacciata disumanità, lo Sponz Fest offre un recinto edenico all’innocenza, al senso di comunità, alla tutela dell’essere umano come patrimonio dell’umanità, per citare Silvano Agosti. Se l’antico termine “eden” significa recinto e giardino, costruiamo insieme Sponz Eden, il nostro paradiso terrestre: un luogo in cui coltivare l’innocenza e difenderla. La messa in scena di un altro mondo possibile.

A Sponz Eden tale

By Emiliana Aligeri