Il Progetto
L’idea di creare un sito archivio dedicato a Vinicio Capossela nasce in occasione della celebrazione dei suoi trent’anni di carriera, con la volontà di mettere a disposizione del pubblico una porta verso il mondo creativo del cantautore.
I contenuti presenti all’interno del sito comprendono fotografie, video, audio, rassegna stampa e alcuni documenti rappresentativi di dischi, progetti e tanto altro che è stato proposto da Vinicio Capossela a partire dal 1990. Tali materiali sono tratti in parte dall’archivio personale del cantautore, come ad esempio le fotografie dei suoi primi anni di carriera oppure gli appunti di lavorazione degli album, in parte da elementi già pubblici, ma che per la prima volta sono uniti in un unico luogo, il sito archivio appunto, in modo da dare un quadro ancora più completo e sfaccettato dei lavori di Capossela. Questa nuova piattaforma può rappresentare inoltre un punto d'inizio solido per fini di studio; a tal proposito, si esortano coloro che volessero approfondire uno o più tratti della carriera di Capossela, per motivi di studio, a contattarci via email per ulteriori indicazioni se gradite.
Tutto ciò è stato possibile grazie al lavoro del team 4Sigma, di Mammafotogramma, della fotografa Agne Raceviciute, dei preziosi consigli di Lucia Concilio di Materia e della supervisione artistica di Jacopo Leone.
Each icon created by Mammafotogramma is an animated video-loop acquired under the direction of Agne Raceviciute, who already directed the photography of the photos published in Vinicio Capossela's book "Eclissica", in which the same objects appear at the opening of each chapter of the book.
The animated icons were created by Mammafotogramma using a variety of photographic, video and 3D techniques: some objects were acquired using photogrammetry, which allows every angle of a physical object to be photographed and then imported into 3D software, reconstructing the three-dimensional volumes.
Other objects were re-modelled in 3D software from two-dimensional references such as postcards or illustrations, or from pre-existing 3D models.
Eventually, other objects were photographed in stop-motion by spinning them frame by frame on a rotating platform in order to obtain turn-around videos.